L’Associazione Sottocorno: “Al confine tra Sesto e Milano c’è acqua stagnante… a quando la disinfestazione per evitare il pericolo Zika?”

Dall’associazione Sottocorno di Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:

adrianookL’Associazione Sottocorno non può che essere vicina a tutte le istanze presentate dal Comitato Parco Adriano (testo più sotto), al quale esprimiamo la nostra solidarietà, tali temi non rappresentano solo i problemi del quartiere Adriano , ma rappresentano i problemi di un’area metropolitana nata al confine di due comuni, una sorta di “terra di mezzo” che sembra non riuscire a risolvere nessun problema, anzi la miopia politica espressa in passato ( ad esempio il parziale interramento dell’elettrodotto, le mancate bonifiche ecc… ) sembra far nascere altri problemi che si sommano ai precedenti.

Ci uniamo alla preoccupazione scritta sollecitando una programmazione seria e soprattutto invitiamo le istituzioni ( Città Metropolitana compresa ) a rispondere e programmare un intervento risolutivo su quella e su tutte le aree di confine divenute da decenni “terre di mezzo”, aree di scarso interesse politico destinate al degrado, e si sa il degrado porta degrado.

Del virus Zika, sappiamo ancora poco e non abbiamo la reale percezione del pericolo probabilmente perché siamo ancora in inverno, ma sicuramente come ha sollecitato O.M.S. è una realtà con la quale dovremo fare i conti e soprattutto ( per non cadere dal pero, come succede spesso ) bisogna incominciare a fare PREVENZIONE , parola enorme in una società che ha rinunciato a fare prevenzione primaria privilegiando diagnosi precoce e cure.

Sia ben chiaro , che l’allarme lanciato dal Comitato Parco Adriano non può rimanere circoscritto alla sola area volano e nel vicino allevamento Frau (area Proaris-A2A/Comune di Sesto), ma estesa anche al vicino PMVL in special modo all’area della Bergamella dove ad esempio da anni si è rinunciato ad eseguire un regolare taglio dell’erba con tutto ciò che consegue sia per i residenti di Milano che per quelli di Sesto San Giovanni.

Chiediamo nello specifico :
una programmazione e l’esecuzione di interventi atti a limitare lo sviluppo di agenti patogeni responsabili di malattie infettive.
Una analisi e un confronto sull’inquinamento di dette aree, sia sui terreni che sull’acqua utilizzata, perché le risposte vaghe e contraddittorie ottenute sino ad ora non sono sufficienti.
Procedere con il programma sull’interramento dell’elettrodotto fermo alle dichiarazioni congiunte delle istituzioni post incontro del 22/10/14 come dichiarato nei comunicati stampa successivi, con cui si manifestava la volontà di interrarli rilevando il problema urbanistico indipendentemente da quello sanitario

Crediamo inoltre che la richiesta inviata dal Comitato Parco Adriano non debba rimanere vana visto che il futuro sindaco di Milano non dovrà occuparsi del solo del territorio comunale ma bensì sarà anche sindaco dell’area Metropolitana, per cui se vogliamo veramente comprendere questi problemi

invitiamo TUTTI I CANDIDATI a SINDACO DI MILANO

a visitare questa “terra di mezzo” che sta tra il Quartiere Adriano di Milano e il Quartiere Cascina Gatti di Sesto magari con una passeggiata, perché crediamo che riuscire a far comprendere i problemi ambientali, urbanistici, di mobilità e sicurezza oltre al disagio che migliaia di persone devono subire abitando in una periferia siano il modo migliore per programmare correttamente il futuro“.

Il testo della lettera del Comitato Quartiere Adriano
“Oggetto: area Cascina San Giuseppe: acqua stagnante, inquinamento terreno e rischi sanitari

c.a. Alessandro Balducci, Alberto Proietti, Franco Zinna, Mario Villa
per conoscenza: Giuliano Pisapia, Francesca Balzani

Buonasera,
vi inoltriamo quanto inviato ai destinatari sotto riportati per quanto di vostra competenza. Relativamente al virus Zika poniamo la vostra attenzione anche sulle aree dismesse del PII Adriano Marelli e cogliamo l’occasione per chiedervi notizie in merito alla variante di piano.
Distinti saluti

c.a.
Comune di Sesto: Sig.ri Chitto, Fabbri, Iannizzi, Marini
ASL: Sig. Biffi
A2A

Egregi Signori,

prendiamo spunto dalle recenti e gravi notizie riguardanti il virus Zika, per portare ancora una volta alla vostra attenzione la situazione presente nell’area volano e nel vicino allevamento Frau (area Proaris-A2A/Comune di Sesto).

La prima foto allegata ritrae il tetto di uno dei due stabili tecnici presenti nell’area volano dove anche dopo mesi di siccità l’acqua è sempre presente.

La seconda foto ritrae l’allevamento Frau dove, se osservate bene la foto, l’acqua è sovrana. Queste le parole di qualche giorno fa della direttrice generale dell’Oms Margaret Chan: “Controllare i vettori di trasmissione di Zika, ovvero le zanzare, è fondamentale”.

In considerazione del fatto che i Comuni ogni anno lanciano ordinanze contro il ristagno dell’acqua che permette la proliferazione delle zanzare ed in particolare della zanzara tigre che ha capacità di trasmettere agenti patogeni responsabili di malattie infettive, vi chiediamo di sollecitare interventi adeguati su queste aree.

Parlando del bestiame presente in questo territorio e dei prodotti che presumiamo ne vengono ricavati, ci vengono spontanee alcune domande:

L’acqua del laghetto che vediamo nella foto da dove arriva? E’ potabilizzata o è di falda? Nel primo caso sarebbe un bello spreco e forse un abuso, nel secondo, conoscendo la situazione delle falde acquifere del territorio, un bel problema per la salute degli animali e di chi consuma i loro prodotti.

Alcuni mesi fa funzionari del comune di Milano ci hanno detto che il terreno di scavo delle case che circondano le aree di cui sopra, su territorio milanese, è inquinato tanto da doverlo rimuovere. Considerato ciò, gli animali che si nutrono dell’erba che nasce da questi terreni cosa rischiano e cosa producono?

Riteniamo doveroso e non più rimandabile da parte vostra fornire finalmente risposte ai cittadini ai quesiti sopra riportati, dato che riguardano la salute pubblica e il rischio concreto di epidemie. Una situazione del genere non è più tollerabile nel 2016 in città come Milano e Sesto così come in nessun’altra città di un Paese industrializzato e moderno del cosiddetto “primo mondo”: l’attenzione alle periferie va dimostrata con i fatti.

Attendiamo riscontro in merito e porgiamo distinti saluti”

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